Confezioni Jole
La ditta Confezioni Jole nasce nel 1967 come azienda artigiana con cinque dipendenti: a gestirla sono Enrico Presta e la moglie Iole Massi, rappresentante di bottoni lui e sarta lei che decidono di aprire una fabbrica di confezioni da bambino e da donna. L’impresa lavora per conto terzi e gradualmente viene ampliata fino a contare sessanta dipendenti che, a causa della crisi, si riducono a quarantatre: quarantadue sono donne, uno solo è uomo. Nel dicembre del 1974 viene aperta una vertenza perchè i dipendenti reclamano il pagamento di alcuni stipendi arretrati e qualche garanzia in più per il posto di lavoro: la situazione precipita nell’agosto del 1975, quando la ditta, a causa della difficoltà a riscuotere crediti dalla clientela, propone un acconto di sessantamila lire sul pagamento dei salari. Nel frattempo in tre occasioni i macchinari vengono pignorati e messi sotto sequestro cautelativo-
Il 17 settembre del 1975 l’allora sindaco di Piacenza, Felice Trabacchi, si presenta con la fascia tricolore all’ingresso della fabbrica in via Testa accompagnato da alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale e della Polizia municipale: quello che legge davanti a quattro rappresentanti del personale e ad alcuni altri dipendenti è il decreto che sancisce la requisizione dell’azienda per due settimane con l’obiettivo di garantire e conservare il posto di lavoro agli operai. La ditta viene data in gestione a quattro lavoratrici, segnalate direttamente dalla Federazione unitaria lavoratori tessili e abbigliamento con l’obiettivo di affidare loro in via temporanea la gestione dell’impianto.
La vicenda agita prima il consiglio comunale di Piacenza e poi buona parte del mondo politico e imprenditoriale piacentino: a farsi portavoce delle perplessità suscitate dal provvedimento di Trabacchi è innanzitutto l’onorevole della Democrazia Cristiana Sergio Cuminetti che arriva ad accusare di demagogia il Partito Comunista di cui il primo cittadino è esponente.
L’azienda chiuderà un anno più tardi, nel 1976, con trentadue dipendenti: la vicenda di Confezioni Jole tuttavia rappresenta un unicum in quel lungo ciclo di proteste operaie degli anni Settanta.
Bibliografia, Archivi
E. Paraboschi, La rivoluzione dal basso: protagonismo femminile nelle lotte sindacali della “Piacenza tricot”, in Anni operai. Piacenza 1969-1972. Memorie da un lungo autunno caldo, a cura di Gianfranco Dragoni e Eugenio Gazzola, Piacenza, Scritture, 2019
Operaie della fallita Jole al lavoro nella nuova fabbrica, in «Libertà», 29 dicembre 1975
Requisita dal sindaco per due settimane una fabbrica di confezioni in difficoltà, in «Libertà», 18 settembre 1975
Archivio CGIL di Piacenza, ISREC Piacenza