Bottonificio Galletto
L’ing. Angelo Galletto si trasferisce a Piacenza nel 1913 ed entra come direttore tecnico e socio nel bottonificio Ing. Rossini & C. Il 30 luglio del 1914 la ditta cambia ragione sociale e diventa Fabbrica piacentina di Bottoni ing. Galletto & C.; da una ulteriore fusione nacque l’Industria bottoni ing. Galletto & C. con sede a Montale.
L’ing. Galletto fu figura di spicco nel panorama nazionale e internazionale, aprendo nuovi impianti a Riva di Ponte dell’Olio ed a Pontenure, altri in Lombardia e addirittura a Barcellona la Fabrica de Botones ing. Galletto & C.
Nel 1919, per far fronte alle nuove richieste salariali, l’azienda diede vita all’esperimento di partecipazione delle maestranze alla ripartizione parziale degli utili d’azienda.
Nel 1924 l’ing. Galletto fu promotore del Consorzio tra i bottonifici italiani sorto con lo scopo di regolamentare la produzione e i prezzi di vendita.
Nel 1931 nacque l’Unione bottonieri italiani (U.B.I.) composta da un comitato di undici industriali.
Negli anni Trenta, anche in seguito alla concorrenza giapponese, l’industria bottoniera piacentina si avvia verso un lento declino e, agli inizi del 1940, l’azienda si trova costretta a chiudere gli stabilimenti di Riva e di Ponte dell’Olio, licenziando così 300 dipendenti.
L’Industria bottoni fu messa in liquidazione nel gennaio del 1981.
Bibliografia
L. Paraboschi, Storia delle industrie piacentine del bottone dalle origini alla fine del ‘900, Castel san Giovanni, Emiliano, 2000
G.L. Basini, M. Cattini, L’industrializzazione a Piacenza dal 1860 al 1940, Associazione degli industriali della provincia di Piacenza, 1985